Medical Service

La Medical Service, sotto la direzione sanitaria del Dott. Pasquale Cardona, che svolge l’attività di specialista in Oculistica dal 1983, è autorizzata dalla Regione Piemonte (det. 102 del 2.05.2007) all’esercizio di attività di Day Surgery di tipo C e dotata di due posti letto.

Lo Studio

Oculistica

Laser Terapia

YAG Laser

I laser YAG sono estensivamente utilizzati nella chirurgia oftalmica per correggere l’opacizzazione capsulare posteriore (intervento di capsulotomia per la cataratta secondaria): in sostanza si rende trasparente la capsula che sostiene il cristallino artificiale con cui è stato sostituito quello naturale. Si usano anche trattare pazienti colpiti da glaucoma con chiusura ad angolo stretto e ad angolo aperto (se non rispondono più al trattamento farmacologico a base di colliri): in entrambi i trattamenti si riduce la pressione intraoculare.

Infatti in quest’ultimo caso si praticano col laser fori nell’iride, mentre nel primo si effettuano piccoli buchi nel trabecolato, una struttura dell’occhio attraverso cui defluisce l’umor acqueo. La sua peculiarità consiste nel distruggere il tessuto bersaglio: per questa sua caratteristica è detto “laser fotodistruttivo” 

Versioni di laser YAG a frequenza doppia (532 nm) sono usati, inoltre, al posto dei laser argon per la fotocoagulazione pan-retinica in pazienti con retinopatia diabetica.

Quando si utilizza?

I caso

Lo YAG Laser viene impiegato per trattare:

La cosiddetta “cataratta secondaria” che è una conseguenza frequente dell’intervento di cataratta, e consiste nella progressiva opacizzazione della capsula che contiene la lente intraoculare artificiale (che sostituisce il cristallino, la lente naturale contenuta nel nostro occhio).


La comparsa di questo appannamento determina una progressiva riduzione della vista e si può manifestare anche dopo pochi mesi dall’intervento. Utilizzando lo YAG Laser si buca la parte posteriore della capsula divenuta opaca, creando una via di passaggio per la luce: in tal modo si può eliminare l’appannamento visivo; questo avviene perché, quando ci si opera di cataratta, si mantiene l’involucro esterno del cristallino naturale, una sorta di sottile membrana all’interno del quale viene poi inserita la lente artificiale.

II caso

Il glaucoma ad angolo stretto: la riduzione di ampiezza dell’angolo irido corneale può causare un incremento notevole ed improvviso della pressione intraoculare, con dolori violenti, annebbiamento visivo ed arrossamento oculare.


Con l’utilizzo dello YAG Laser si fanno uno o più fori sull’iride che permettono di facilitare il deflusso dell’umor acqueo e, quindi, di ridurre la pressione intraoculare.

Cross-linking nel cheratocono

Il Cross-linking nel cheratocono ha il razionale di rallentare la progressione della malattia. Questo trattamento è indicato in soggetti con cheratocono nelle fasi iniziali per prevenire il peggioramento. L’intervento di Cross-linking si propone di aumentare i legami tra le fibrille di collagene che compongono la cornea per renderla quindi più resistente e meno deformabile.

L’operazione di Cross-linking dura circa un’ ora nell’arco della quale si imbibisce la cornea con una sostanza chiamata riboflavina e poi si illumina la cornea con raggi ultravioletti A.

Il risultato della operazione di Cross-linking della cornea si osserva di solito dopo alcune settimane o mesi è descritto un miglioramento fino a dopo un anno dalla procedura.

Lo scopo del Cross-linking nel cheratocono non è migliorare la vista ma evitare un peggioramento della vista stessa con la progressione del cheratocono.

Chirurgia refrattiva con laser a eccimeri

La chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri è una tecnica chirurgica sicura ed efficace grazie alla quale si possono correggere i difetti di vista (miopia, astigmatismo, ipermetropia) applicando il trattamento sulla superficie corneale. La capacità del laser di rimuovere parti microscopiche con estrema precisione viene sfruttata per “rimodellare” la curvatura corneale. Così facendo è possibile eliminare o ridurre difetti comuni della vista come miopia, ipermetropia e astigmatismo eliminando la necessità di indossare a vita occhiali e lenti a contatto.

Il laser ad eccimeri può correggere i difetti visivi mediante la vaporizzazione a freddo del tessuto corneale in modo mirato. Questo può avvenire in superficie con diverse metodiche che si differenziano l’una dall’altra solo per la preparazione preliminare all’azione del laser: PRK, LASEK, epiLASIK, ASA. O in profondità dopo avere tagliato e sollevato uno strato superficiale di cornea. L’applicazione del laser a eccimeri che segue è identica per i due trattamenti.
Il fronte avanzato di questa chirurgia sono i trattamenti customizzati, cioè un rimodellamento della cornea mediante laser ad eccimeri che tiene conto delle caratteristiche individuali e spesso consente una visione migliore rispetto ai trattamenti standardizzati.

Che cos'è la chirurgia refrattiva con laser a eccimeri?

Il laser a eccimeri permette di rimuovere parti microscopiche del tessuto della cornea, modificando la forma della zona più importante per la messa a fuoco (zona ottica) e migliorando anche il profilo della cornea periferica circostante. Grazie all’energia creata dal laser si produce una “evaporazione” del tessuto bersaglio senza danneggiare i tessuti circostanti. Il tessuto viene asportato con una precisione straordinaria, impossibile per la mano umana, nell’ordine di micron (millesimo di millimetro) per ogni colpo emesso e con una riproducibilità non raggiungibile a tutt’oggi da nessun altro mezzo

Interventi alla cataratta

Ideatore della Tecnica manuale brevettata per il trattamento chirurgico della cataratta, effettuato attraverso strumenti disegnati e brevettati da se stesso e fabbricati dalla INAMI company in Giappone, la “Facosezione manuale secondo Cardona con impianto di IOL in camera posteriore”

Dal 1982 ha iniziato a praticare chirurgia della cataratta, eseguendo la tecnica di “crio-estrazione” e, dal 1986 al 1997, adattando la tecnica di “estrazione extra-capsulare con impianto di IOL in camera posteriore”

Dal 1997 ad oggi pratica la tecnica di “facoemulsificazione ed impianto IOL in camera posteriore” alternandola, in casi particolarmente selezionati alla tecnica manuale.

Chirurgia della cataratta in regime ambulatoriale ed in anestesia topica ( goccie) con micro incisione corneale di 2.5 mm con impianto di cristallino artificiale ( IOL) monofocale o multifocale .

Il Dott. Cardona con l'amico e collega Prof Jack Dodick, Direttore del Dipartimento Oculistico della New York University

Facosezione manuale

secondo Cardona con impianto di IOL in camera posteriore.

Per potere eseguire una bisezione manuale del nucleo secondo Cardona al contrario della F.E. è importante lussare in camera anteriore il nucleo del cristallino; la base anatomica di questo approccio chirurgico è basato nell’abilità (attraverso una capsulotomia o capsuloressi di circa 5 mm) di separare con I’idrodelineazione completa e periferica (fra la corticale e la capsula) il nucleo e\o in casi particolari di eseguire una idrodelineazione per meglio mobilizzare il nucleo.

Eseguito ciò con I’ ausilio della spatola per prolasso per nucleosezione manuale di Cardona si fa eseguire una rotazione oraria ed antioraria del nucleo e successivamente lo si solleva con I’ aiuto del bisettore per nucleosezione manuale di Cardona prolassandolo dal sacco endocapsulare in Camera Anteriore.
A tal punto risulta indispensabile l’utilizzo di una sostanza viscoelastica per mantenere sempre stabile la Camera Anteriore.

La procedura successiva è (attraverso il tunnel corneale) fare scivolare al di sotto del nucleo e la sostanza corticale l’ansa piena zigrinata per nucleosezione manuale di 2,80 mm di Cardona e porre al disopra del nucleo ed al di sotto dell’endotelio corneale (con presenza di sostanza visco elastica in camera anteriore) il bisettore per nucleosezione manuale di Cardona ed eseguire la bisezione manuale del nucleo eseguendo un movimento a sega con il bisettore e mantenendo l’ansa piena ferma al disotto del nucleo.
Eseguita la bisezione manuale del nucleo, si mantiene con sostanza viscoelastica sempre stabile la Camera Anteriore e quindi si esegue la tecnica a sandwich (tra il bisettore, il nucleo frammentato, e l’ansa) per la rimozione del primo e successivamente del secondo frammento di nucleo attraverso il tunnel di 5 mm.

Rimosso il nucleo in toto, con l’aiuto di una cannula I \ A di SIMCOE 0,3 mm montata su una siringa da 5 cc si esegue un lavaggio della Camera Anteriore esercitando contemporaneamente una lieve depressione sulla base del tunnel facendo così rimuovere meccanicamente l’eventuale presenza di epinucleo e delle grosse masse corticali, mentre le restanti masse corticali verranno rimosse attraverso il tunnel con un normale ago da I \ A manuale da C.A sotto continua irrigazione.

Secondo questa tecnica non è sempre necessario ricorrere alla presenza di una paracentesi laterale come accesso secondario

Tecnica di facoemulsificazione

Il facoemulsificatore è una macchina e, come tale, può improvvisamente interrompere il suo funzionamento. Per questo ho ideato e brevettato una tecnica alternativa di “facosezione con tecnica di bisezione manuale del nucleo secondo Cardona” diffusa a livello internazionale e riconosciuta dall’American Academy of Ophthalmology sin dal 1998.

La differenza dalla facoemulsificazione consiste nell’ ampliamento dell’ incisione di ulteriori 2 mm e, in presenza di sostanza viscoelastica, la lussazione del nucleo in camera anteriore, la frattura del nucleo in due parti e l’ estrazione dei frammenti di nucleo con una tecnica a “ sandwich” attraverso strumenti di microchirurgia appositamente da me ideati e realizzati. L’ incisione di 2 mm è ottimale, ma in caso di black-out è preferibile la tecnica descritta che potrà, forse, indurre un astigmatismo irrisorio rispetto a quello indotto da un’ ampia incisione con sutura.

Attività medico legale e delle assicurazioni

5 dicembre 1992 - Specializzazioni in medicina Legale e delle Assicurazioni

2002 - Iscritto all’ Albo del Tribunale di Torino Dei Consulenti Tecnici d’ Ufficio di Medicina Legale e delle Assicurazioni.

Svolge l'attività di consulente tecnico sia d'ufficio che di parte dal 1995.

Dal 2014 la complessità delle CTU assegnate e gli studi/esperienze conseguiti in ambiti diversi dall’ oculistica, hanno permesso di conseguire risultati soddisfacenti nel fornire ai Giudici non solo un’ elaborato che analizza scientificamente il percorso diagnostico e terapeutico di un paziente, oltre all’evento che lo ha determinato, con chiarimenti tecnici e illustrativi in rapporto alla soluzione di quesiti di ordine legale rispetto ad una determinata materia, da cui ne consegue spesso già in sede di operazioni peritali l’accordo tra le parti affinché il giudice possa aderire alle conclusioni della CTU senza particolare motivazione.

Scienze della Nutrizione

Laurea conseguita nel 2010 - PRESSO UNIVERSITà CARLO BO DI URBINO

discussione della tesi: "Luteina e occhio: il ruolo dell'alimentazione nel contrastare la degenerazione maculare senile"

Attualmente approfondimenti, ricerca scientifica e studio  sulla Compartecipazione scientifica tra specialità medica oculistica e Scienza della Nutrizione:

Constatazione di come un’alimentazione corretta e basata su una conoscenza approfondita di ciò di cui si ci alimenta, possa costituire un evidente supporto alla Medicina convenzionale e, talvolta, rappresenti anche un valido aiuto nella prevenzione di alcune patologie di carattere invalidante, tra cui la Maculopatia.

Omeopata Unicista

2018 | Attestato di Omeopata Unicista (AURUM – Roma)

Corso Triennale di Omeopatia integrata nella “Bussola costituzionale” del Dott. D. Claps: Medico chirurgo, Specialista in Igiene e medicina preventiva, Omeopatia ed Omotossicologia. Docente in Omeopatia e Omotossicologia , Università di Roma, Tor Vergata.

Ritroviamo la bussola: strumento medico psico-pedagogico per l’identificazione e valutazione dei disagi che generano malessere e la individuazione di percorsi di salute.

 

 

Concetti generali di omeopatia

1.
La malattia progredisce dall’esterno all’interno, mentre quando è curata guarisce dall’interno all’esterno: ci dice che la malattia ha sempre direzione centripeta (verso l’interno), mentre la guarigione ha sempre direzione centrifuga (verso l’esterno);
2.
La guarigione dovrà verificarsi dall’alto verso il basso: la vera guarigione partirà quindi dal piano psicologico-mentale per arrivare al piano fisico-corporeo (ad esempio sparirà prima uno stato d’ansia di una gastrite);
3.
La guarigione dovrà iniziare dagli organi più importanti e proseguire in quelli di importanza minore
4.
La guarigione avviene in ordine inverso alla comparsa dei sintomi (la cura omeopatica farà “tornare alla luce” vecchi sintomi soppressi e scomparsi in passato).

Collaborazioni internazionali

Jack M. Dodick

Professor and Chairman Department of Ophthalmology

New York University 

School of Medicin

Eduardo C. Alfonso

Bascom Palmer Eye Institute University of Miami

Miami, Florida

Peter G. Kansas

Capital District Eye Surgery Associates P.C.

Albany, New York

Riconoscimenti

International Member American Academy Ophthalmology

1992

Certificate of Attendance European Glaucoma meeting

2002, February - Lisbon

Certificate of Attendance XXII Congress European Society of Cataract and Refractive Surgeons

2004, September

Achievement award American Academy Ophthalmology

2007

International Ophthalmologist education Award American Academy Ophthalmology

2014

Approfondisci

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